Chi ha scritto la Bibbia?

La Bibbia è il testo sacro su cui si fondano la religione ebraica e quella cristiana.

Essa è tanto importante quanto misteriosa.

Del resto, tanto per avere un’idea della sua complessità, basti tenere presente che viene studiata praticamente parola per parola da tanti e tanti secoli da alcune delle migliori menti a livello mondiale.

Eppure, nonostante le molte scoperte sul suo significato, i simboli, le storie e i personaggi raccontati, i luoghi e le vicende narrate, restano ancora numerosi i punti interrogativi ai quali tentare di dare una risposta.

Ma chi ha scritto la Bibbia e quando?

In questo breve articolo, che non può e non intende essere esaustivo data la vastità dell’argomento, vediamo di saperne di più e di fare un po’ di chiarezza su questo punto.

La Bibbia: cos’è e come è divisa

Come anticipato, la Bibbia è il fondamento stesso dell’Ebraismo e del Cristianesimo.

Si compone di più libri di genere vario composti in un arco temporale molto ampio, circa 1500 anni.

Oggetto di approfonditi studi fin dall’antichità, le datazioni e molti altri aspetti della Bibbia risultano ancora oggi dubbi.

Quasi certamente la storia narrata era inizialmente tramandata per via orale, per essere solo successivamente riportata nero su bianco.

La Bibbia si divide in due parti principali: l’Antico Testamento, che narra quanto accaduto prima della nascita e della predicazione di Gesù, e il Nuovo Testamento, che invece riguarda la vita di Gesù e ciò che è accaduto dopo di essa.

L’Antico Testamento è dunque la Bibbia Ebraica, e si compone di 46 libri in ordine cronologico sparso.

Questi sono ripartiti in 4 sezioni: Pentateuco (di il primo testo è la Genesi), Libri Profetici (sia anteriori che posteriori), Scritti e Libri Deuterocanonici, la cui distinzione si basa essenzialmente sul contenuto.

Il Nuovo Testamento è invece il testo fondante del Cristianesimo.

Descrive gli eventi accaduti da e dopo Gesù.

E’ formato in tutto da 27 libri ripartiti nei 4 Vangeli di Marco, Luca, Matteo e Giovanni, detti canonici, in pratica quelli ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa (a differenza di quelli apocrifi).

Di esso fanno parte anche le Lettere di Paolo, le 7 lettere cattoliche, gli Atti degli Apostoli e l’Apocalisse (o Rivelazione).

Chi ha scritto la Bibbia?

Esattamente come per le datazioni, anche la paternità degli scritti biblici non è certa ma, il più delle volte, soltanto presunta.

Le 7 Lettere Cattoliche sono opera degli apostoli Pietro, Giovanni e, molto probabilmente, Giuda e Giacomo; gli Atti degli Apostoli sono attribuiti all’Evangelista Luca e l’Apocalisse a Giovanni l’Apostolo.

Sono molto rari i testi biblici che riportano apertamente il nome dell’autore e, anche in tali casi, sussistono comunque dei dubbi sulla loro autenticità.

La maggior parte dei teologi e di coloro che studiano la Bibbia, essa è frutto del lavoro di oltre 40 autori appartenenti ad epoche e luoghi diversi.

Alcuni di essi sono stati particolarmente importanti nell’ambito della storia religiosa giudaico/cristiana.

Citiamo almeno Mosè, che secondo gli esperti è l’autore più accreditato della Genesi, il suo successore Giosuè e il profeta Isaia.